Qualcuno mi chiede cosa intendo per anima quando parlo di un bambino.
L’anima è la componente più autentica di ogni essere umano, nei bambini è verissima e vivissima.
Facciamo fatica a vederne i segnali perché osserviamo i bambini da un puro punto di vista psicologico e pedagogico, e spesso facciamo ancora l’errore di separare le parti che compongono l’essere umano.
La scienza si spinge sempre di più ad abbracciare concetti come coscienza e mente che sente, ed è patrimonio quasi comune vedere l’anima e la psychè, come essenza spirituale di ogni essere umano.
Ma la mia domanda è:
Possiamo concepire un’educazione che tenga conto dell’anima?
Cosa sarà mai?
Sia Rudolf Steiner sia Maria Montessori ne hanno ampiamente parlato.
Quando siamo vicino a una bambina o a un bambino che si manifesta nella sua essenza, cosa cogliamo?
Riusciamo a domandarci:
“Sono dinanzi a un altro essere diverso da me che sta esprimendo la sua natura più profonda? “
L’anima dei bambini si manifesta nei loro disegni, nel modo con cui nascono le loro domande esistenziali, nell’amore che offrono, nella visione che hanno della vita, nel loro mondo che è animista per definizione.
Certo non è sempre facile, non tutti i bambini si fanno scorgere, molti bimbi portano già un grande fardello di fatica dato da molti fattori, ma l’anima si manifesta sempre, coglierla è un allenamento di percezioni sottili.
Non c’è una ricetta, c’è un cammino da fare.
La teoria della ghianda di J.Hillman, ci parla di una forza intrinseca presente in ogni bambino che viene al mondo, ovvero la sua anima, la sua missione, il suo destino.
Nasciamo con un compito che la nostra anima ha scelto ma che, arrivando in terra, noi dimentichiamo.
Dobbiamo prestare, dunque, molta attenzione all’infanzia perché troviamo nel dispiegarsi del bambino i segni del suo compito animico.
Nei bambini, il “self”, l’interno, l’intimo, l’anima, chiamatela come volete, si esprime principalmente con il corpo, ed è per questo che curare il corpo, la salute, il benessere del bambino è curare la sua anima, anzi è dare all’anima la possibilità di esprimersi liberamente.
Il bambino piccolo è ancora un intero, sente con tutto se stesso.
Nei primi anni di vita la regolazione emotiva viene dai genitori, siamo noi gli strumenti più preziosi che ha per affidarsi alla vita o per diffidare di lei.
Che sia un’educazione attenta e non invadente, che sappia scorgere la natura più profonda del bambino e che non sia una nostra proiezione di ideologie e credenze; vale per noi genitori e vale per noi educatori, pedagogisti, addetti ai lavori.
Un’educazione per l’anima per far fiorire quella luce speciale che c’è in ogni essere umano.
L’educazione dell’anima ci chiede di “saper essere” prima di “saper fare”, e questa è una strada introspettiva che può compiere ogni essere umano nel suo intimo cammino.
Luisella,
Luisella Piazza
Consulente Pedagogica
Puoi trovare alcuni spunti su questi testi. Bibliografia:
“Educazione per un mondo nuovo” – Maria Montessori
“L’anima” – Platone
“La repubblica” – Platone
“Il codice dell’anima” – J. Hillman
“Il miracolo di essere bambini” – Henning Kohler
Credits Photo by Greg Rakozy on Unsplash