LA FORZA DELL’ERRORE Luisella Piazza Marzo 6, 2022

LA FORZA DELL’ERRORE

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Quando è nato il mio secondo figlio, mia madre mi ha regalato un melograno, è stato il più bel regalo che potessi ricevere.

In questi giorni il melograno che abita un grande vaso nel cortile di casa ha messo le nuove foglie, ha rinnovato la sua pelle, ha passato il lungo inverno, è pronto per un nuovo inizio.

Quando guardo quel melograno mi ricordo il tempo passato a cullare, a rassettare, ad incastrare impegni e desideri, i miei compiti materni e gli stimoli della vita che premeva.

Fare i conti con la me bambina, con gli irrisolti, con le ferite.

Li vedo tutti gli errori commessi e, a volte, loro arrivano spietati e tolgono il fiato.

 

Cara mamma e caro papà, sii grato agli errori che fanno capolino nel tuo cuore, dai loro un posto d’onore, stai in loro compagnia, non contarti bugie, lascia che ti trapassino, che ti tolgano il sonno, solo così possiamo integrarli ed essere migliori.

 

Chandra Candiani scrive a proposito dell’errore:

“Senza energia dell’errore non si procede, si resta spiaggiati. È ritrovando la possibilità di errare che si riparte, ma non si può fabbricarla, occorre lasciarla arrivare…”

 

Nei miei incontri di consulenza con i genitori, benedico tutte le volte in cui riusciamo a guardare con compassione amorevole noi stessi, gli errori che commettiamo, da lì si riparte per cambiare, lo sguardo d’amore non è solo per i figli ma è anche per le nostre debolezze, per le imperfezioni, per le mancanze.

 

Come facciamo a essere compassionevoli con le mancanze degli altri se non lo siamo verso le nostre?

Se sappiamo curare le nostre ferite, il nostro orizzonte si amplia, possiamo abbassare la soglia della richiesta della performance e vedere con lenti nuove i bambini che ci sono arrivati in dono.

Nel vederli però, non possiamo abbandonarli, non possiamo abdicare al nostro ruolo di guida, perché questo vuol dire essere un genitore, una guida.

Assumere questo ruolo con coraggio e non con presunzione e neppure con lassismo.

 

Anche gli insegnanti sono delle guide, chi si occupa dell’infanzia in diversi modi sa che il suo errore pesa più di un altro, se guardiamo le bambine e i bambini con lenti sbagliate compiamo dei grossi errori.

Quando i bambini commettono tanti errori a scuola o si comportano male, siamo portati a cercare un colpevole: “E’ così perché…” ma se invece vivessimo l’errore come parte del processo di apprendimento potremmo diventare degli alleati dell’errore stesso e dei bambini, e insieme potremmo cercare delle strategie per elaborare le informazioni e restituirle in forma di apprendimenti corretti.

Quello che ci serve come educatori più di ogni altra cosa è, per dirla con le parole di Daniela Lucangeli: “la consapevolezza professionale, coscienza di come si insegna, di come si segna in, di come si mette il segno dentro l’io.”

Con questa coscienza professionale, che non è data una volta per tutte e che va sostenuta e rinfrescata, ci possiamo avvicinare all’errore diventando alleati dei bambini e delle loro fragilità.

 

Luisella,

 

Luisella Piazza

Consulente Pedagogica

www.germogliluminosi.it

 

Per approfondire:

  • “Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere” D. Lucangeli
  • “Questi immenso non sapere” Chandra Livia Candiani